venerdì 11 dicembre 2015

Perché credo che i miei figli abbiano "sempre" ragione

"Appena nasce lo mettiamo subito a dormire nel suo lettino, nella sua cameretta, così si abitua"

"Anche se piange sta giù altrimenti prende il vizio e poi vuole sempre stare in braccio"

Anche io, sebbene oggi, a distanza di anni, non mi sembri affatto vero, ho detto più volte queste frasi..

Le ho dette e le pensavo veramente.. Ma nel momento in cui quelle due lineette rosa mi hanno annunciato che sarei diventata mamma, tutte le mie certezze hanno iniziato a vacillare.. E sono definitivamente crollate la prima volta che ho preso tra le mie braccia la creatura che IO avevo messo al mondo. In quel momento io e solo io ero il suo tutto. Il suo cibo, il suo conforto, il suo mondo.

E allora ho realizzato. Ho realizzato che non avrei mai potuto lasciarlo solo. Non avrei mai potuto lasciarlo piangere senza prenderlo in braccio e stringerlo a me.

Dopotutto, se ci pensiamo bene, i nostri figli hanno vissuto 9 lunghi mesi a stretto contatto con noi. Il rumore del nostro respiro li ha cullati sin dall'inizio della loro vita, tutti i giorni, tutto il giorno senza mai una pausa. Il battito del nostro cuore ha scandito il ritmo delle loro giornate e il suono della nostra voce è stato musica per le loro orecchie.. E improvvisamente tutto il loro mondo cambia, vengono catapultati in una realtà che non conoscono, i suoni sono più forti, non c'è nulla ad avvolgere i loro fragili corpi, fuori fa caldo, o fa freddo, fuori si ha fame..

Come potevo pretendere che mio figlio non nutrisse il desiderio di dormire con me, tra le mie braccia? Accoccolato sul mio petto ad ascoltare il ritmo del mio respiro? Dopotutto, anche io non amo dormire sola.. Mio marito non mi ha mai cacciata dal letto per evitare che prendessi "il vizio".

E quando piangeva? Beh, quando piangeva mi è sempre sembrata la reazione più naturale e istintiva prenderlo in braccio e tranquillizzarlo. Fargli capire che la mamma c'è ed è lì per lui..

Ho concesso a mio figlio di dormire su di me, abbracciato a me, vicino a me e vicino al suo papà nel nostro grande letto, godendomi a pieno ogni istante nella consapevolezza che nessuno mi avrebbe ridato indietro questi momenti. I bambini sono bambini una volta sola.

Poi un giorno ho deciso di provare a portarlo nella sua cameretta, nella quale dorme ormai da più di un anno senza quasi più alcun risveglio notturno, salvo casi rari. Credo che la consapevolezza che ogni volta che ci chiama noi accorriamo e la consapevolezza che il nostro letto ha sempre un posto anche per lui, l'abbia aiutato a trovare la sua serenità (e il sonno).

Quindi no. Non credo nei vizi. Credo nelle necessità, nell'istinto, nei bisogni a cui un genitore deve prontamente rispondere.
Nostro figlio non ha chiesto di venire al mondo, ci si è trovato. E ha bisogno di capirlo, scoprirlo, inventarlo. Ma mai da solo. La nostra mano deve essere lì, pronta a guidarlo.

E così, come credo abbiano ragione da neonati, ritengo abbiano ragione anche quando crescono. Quando vogliono giocare, quando non vogliono mangiare o quando vogliono stare in braccio. 

Non dico che non serva la nostra guida, l'educazione è estremamente importante. Ma ritengo che il rapporto debba basarsi essenzialmente sulla comprensione, sul'amore e sulla fiducia.

Ogni comportamento, ogni capriccio, ogni dispetto ha una ragione di esistere. Il nostro compito è trovare quella ragione e porvi rimedio. 

No, per carità, io non sono perfetta. Perdo anche io le staffe, come tutte le mamme. Mi arrabbio e alzo la voce. Poi però mi fermo, rifletto e mi scuso. 

I bambini, è vero, sono in grado di farti saltare i nervi in un istante. Ma il problema magari siamo noi.. Non loro.

Loro vivono una vita che non si sono scelti, con dei genitori che non si sono scelti e in un posto che non si sono scelti. Probabilmente, potendo scegliere, sarebbero rimasti al calduccio nel ventre materno, cullati.

E allora io continuerò a cullarli, finché potrò. Perché "i bambini crescono, e noi con loro. L'infanzia è fugace. Non lasciamo che l'ossessione di correggerla vi impedisca di trarne piacere" (C. Gonzales)


mercoledì 11 novembre 2015

Viaggiare con i bambini: istruzioni per l'uso

Dopo due anni e mezzo e due figli impari che si, dai, tutto sommato viaggiare con i figli non é poi così complicato. Basta sapersi organizzare!

Impari che se esci di casa, anche solo per andare al supermercato in centro, devi portarti dei cambi. Perché i bambini si sporcano quando voi non avete i cambi. È matematico. Voi avete questa benedetta borsa che contiene i vestiti puliti e profumati da giorni. E quando iniziate a illudervi che non vi serva davvero portarvela sempre appresso, e decidete di lasciarla a casa che "tanto sto via solo un'oretta", ecco che la pipì straborda dal pannolino, la bottiglia di acqua si rovescia proprio sulla maglietta di vostro figlio, fuori dal supermercato venite aggrediti da una mandria di piccioni.. cose così.  Quindi mai, e dico MAI, dimenticare i cambi.

Acqua e cibo sono mezzi di sopravvivenza. Se non avete la certezza di poter andare in un bar ad acquistare cibo e acqua, portateveli da casa!

In base all'età dei vostri bimbi, poi, é bene avere sempre a portata di mano anche qualche giochino. Nicola,  ad esempio, adora le macchinine mentre Noemi adora qualsiasi cosa che possa mettere in bocca.. inclusi i peli del cane e le cimici..

Ma i viaggetti brevi sono niente! Niente in confronto alle vacanze vere e proprie!

Le valigie da preparare e i lunghi viaggi in auto (tutti i viaggi che durano più di 30min sono estremamente lunghi!)...

Le valigie
La cosa più semplice che potete fare é prendere TUTTI i vestiti di vostro figlio e chiuderli in una borsa. Fine. Perché tanto vi serviranno..
Se fa caldo? Se fa freddo? Se piove? Se "le domeniche d'agosto quanta neve che cadrà"?
Quindi ecco. Dalla canotta al giubbotto paravento, siete tranquille per qualsiasi evenienza.
Ah, i pannolini, non dimenticate i pannolini mi raccomando!

Il viaggio
Cercate di organizzare gli orari del viaggio in base agli orari-nanna dei vostri bimbi. Perché i viaggi in auto non sono semplici! Com'é giusto che sia, ai bambini non piace stare seduti, fermi e legati per troppo tempo. Quindi magari evitiamo di arrivare al mare con la voglia di buttarceli dentro! Orario nanna e poi, quando sono svegli, ci si può ingegnare per far passare il tempo. Cantare delle canzoncine improvvisando dei balletti con le mani (il batti-batti le manine é consigliato ad ogni età). Leggere dei libri (se non soffrite il mal d'auto). In alternativa raccontate una bella storia inventata, magari ispirandovi alle persone che vi sfrecciano accanto nelle loro auto.. chi sono, dove vanno e perché..
E poi ci sono i giochi. Quelli tornano sempre utili. Gli animaletti che si arrampicano sul seggiolino o che usano la cintura di sicurezza come scivolo o le macchinine che spariscono nel porta oggetti per poi ricomparire magicamente..

E poi fate tante soste. Aiuteranno a spezzare la monotonia del viaggio e daranno la possibilità ai vostri bimbi di muoversi a loro piacimento. Ricordatevi che con i bambini non bisogna avere fretta. Mai. Perché più hai fretta e più arriverai in ritardo! Questa é una regola proprio!

Non mi soffermo invece sulla scelta della struttura.. tutte le strutture, se ben organizzate, vanno bene. Che siate amanti del campeggio, degli appartamenti o degli hotel, abbiate solo l'accortezza di verificare che la struttura abbia degli spazi idonei a un bambino (idoneità variabile poi in base all'età).

Cosa dire di più? Viaggiate! Andate! Cosa fate ancora chiusi in casa?

Questo post partecipa al progetto #mammealnaturale del mese di Novembre.

sabato 17 ottobre 2015

Canzoni travisate #2

Questo post fa seguito al precedente "Canzoni travisate" (che trovate qui).

Oltre ai miei strafalcioni, ho raccolto anche alcune testimonianze di amici :)

Laura B.:

Vasco Rossi: vita spericolata
Voglio una vita spericolata, voglio una vita come Steve dei Queen 
- Freddy Mercury & Steve! Chi non li conosce!?! -

Sara D.:

Aleandro Baldi: non amarmi
Stupido testone. Tubi non ne ho.
- è inutile che insisti! Ti ho detto che non li ho i tubi. Non amarmi. Ama un idraulico! -

Lionel Richie: all night long
All night long (BOMBEEEE)
- Sara: una piccola kamikaze -

Anita:

Aleandro Baldi: non amarmi
Non amarmi perchè vivo a Londra 
- Se vivessi in Italia potremmo anche stare insieme.. ma vivo a Londra.. non possiamo amarci! -

Caparezza: compro horror
Sul letto tu con lei, nei pigiami. Le dici "MMMMMMMH.. sembri Shaky
- che c'è? Mi sembrava un bel complimento dire alla propria donna che somiglia a Shakira! -

Alex Britti: una su un milione
La sua dolcezza è fine ma la rende così bella
- io insomma i paroloni non li capisco!! -

Caparezza: Kevin Spacey
In fight club Pedro é morto nelle curve
- pare invece che dica: "Edward Norton ha le turbe" ma io non ho mai visto fight club quindi non ho colpe!! -



Libri per bambini, noi leggiamo perché...

Ho sempre amato leggere. Sin da bambina.
Ho sempre letto con foga.. divorato libri in poche ore.. se una storia riesce a prendermi, approfitto di ogni minuto libero che ho per continuare a leggere..

E volevo trasmettere questa mia passione a Nicola.

Quando é nato, non sapevo quando avrei dovuto iniziare a leggere per lui.. e così ho iniziato tardi.
Ma é stato un disastro!
Mi sembrava che a lui non importasse nulla (e forse era davvero così). Le mie vocine, le immagini, le pagine da sfogliare sembrava non suscitassero in lui un minimo interesse. L'unica cosa che adorava fare era prendere le pagine del libro e stracciarle.

Ho pensato spesso che forse non ne valesse la pena, ma ho deciso di non demordere! E ho continuato a comprare libri. Libri tattili, libri galleggianti, libri musicali.
E, addentrandomi nel vasto mondo dei libri per bambini, ho pian piano iniziato a capire quali fossero i materiali e le storie più adatte per loro.

E oggi (Nicola ha 2 anni e 4 mesi), anche se ancora non riesco a leggere storie come io vorrei, Nicola ha la sua piccola biblioteca dalla quale può attingere quando vuole. E così, spesso, viene da me con un libro in mano e mi chiede di guardarlo insieme.

Perché ho detto che non riesco a leggere storie come io vorrei? Perché io non posso leggere. Non ho mai potuto leggere. Venivo continuamente interrotta durante la lettura. Spesso proprio zittita.
E poi ho capito.
Stavo sbagliando.
Stavo rischiando di allontanare Nicola dalla lettura a causa della mia testardaggine.
Non dovevo per forza leggere la storia così come era scritta. Non era quello che lui voleva.
E così ho imparato.
Ho imparato che adesso non siamo pronti a leggere nel vero senso della parola. Ma siamo felici di sfogliare le pagine di un libro, guardare le immagini e raccontarle. Indicare gli oggetti, gli animali, le persone e nominarli. Dire quello che stanno facendo, con trasporto, ma senza la costrizione a cui ci lega quello che sul libro é scritto. Cantare canzoncine.

E così anche Nicola adesso apprezza molto di più i libri e si diverte a leggere con mamma e papa'.

Noemi invece, 9 mesi, ci osserva rapita e ascolta attenta quello che diciamo.

Per lei, per ora, ogni occasione é buona per metterseli in bocca e morderli, i libri (almeno ho la certezza che le piacciono!) :)

Leggere é diventato anche un ottimo modo per placare gli animi quando in casa inizia ad affacciarsi un certo sentore di caos.
"Nicola leggiamo un libro?"
Ci si siede sul divano, si sfoglia un libro, ci si fanno due coccole e ci rilassiamo entrambi.

Perché leggiamo? Per la magia che si respira tra le pagine di un libro, per la capacità di accendere la fantasia, perché é bello stare abbracciati vicini, con una storia sempre nuova tra le mani.

venerdì 11 settembre 2015

Canzoni travisate

Avete presente quando siete in auto e state cantando a squarciagola quella canzone che vi piace un casino.. e poi, ad un tratto, vi rendete conto che le parole da voi usate non sono proprio proprio le stesse che usa il cantante?!?!

Così, come un fulmine a ciel sereno, realizzate che vi siete illusi per settimane, mesi, addirittura anni, di conoscere una canzone. Ma non era così.

E non parlo di canzoni straniere, sappiamo che le canzoni straniere sono difficili dai. Io parlo di canzoni italianissime. 

Volete qualche esempio dei miei "errori", commessi negli anni? Ecco a voi:

Tiziano Ferro: l'ultima notte al mondo
..ed io, io. Sepolto da orso bianco (dal suo bianco)
- Però ammettetelo, tutti voi almeno una volta avete immaginato Tiziano Ferro sdraiato sotto un orso polare! -

Bandabardò: sempre allegri
All'attacco: miele, tabacco e vino nero contro la civiltà (l'acidità)
- Niente, io evidentemente sono più battagliera di loro! -

Articolo 31: Maria
Così, dopo signora Lia e passerotto non andare via con (ecco) la mia dedicata alla Maria.
- Qui non ho giustificazioni. Dove doveva andare sto passerotto con la sua canzone?!?!? -

Vasco Rossi: standing ovation
Stendi il rovescio (standing ovation)
- No, anche qui non ho giustificazioni. E dire che mi sarebbe bastato leggere il titolo della canzone per capire che c'era qualcosa che non andava. Eppure ero seriamente convinta che Vasco stesse dando indicazioni a delle povere casalinghe disperate: "Stendili al rovescio i panni, tesoro, che se no col sole si ingialliscono!" -

Cristina D'Avena: Pollon
Ed i cuori di quest'oro (costoro) troveranno grandi amori
- Ritengo che nelle canzoni dei cartoni animati vengano utilizzati termini di difficile comprensione. Quindi qui non è assolutamente colpa mia. -

Per ora non me ne vengono in mente altre; confido in voi però. 
Dai, dai, raccontatemi un po' quali canzoni avete travisato voi! Senza paura! Senza vergogna!




Una scuola a costo zero - #mammealnaturale

Sul tema del mese di settembre del progetto #mammealnaturale ho ben poco da dire. I miei piccoli hanno rispettivamente 27 e 8 mesi quindi per noi la "scuola" attualmente è l'asilo nido.. e all'asilo nido non servono grandi cose, se non qualche cambio, qualche bavaglietta e poco altro.

Leggerò con curiosità i consigli delle altre mamme blogger, in attesa che arrivi anche il mio momento.

Per ora, nel mio piccolo, cerco di rispettare la salute del pianeta con delle piccole accortezze..

L'utilizzo dei pannolini lavabili (non esclusivo, ahimè, ma ci stiamo lavorando). L'utilizzo di borracce per quando si esce e il "grande" ha sempre sete (alternativa alle bottigliette di plastica che poi si accumulano tra i rifiuti).
L'utilizzo di abiti usati e che "scambio" piacevolmente con altre mamme (e in questo caso il risparmio è notevole).

Come premesso, ho detto ben poco.

Mi rifarò negli anni a venire, promesso :)


giovedì 27 agosto 2015

Ma perché dovrei farmi gli affari miei?

Quante volte abbiamo sentito dire, oppure noi stessi abbiamo pronunciato le frasi "ma perché non si fa gli affari suoi?" o "chi si fa i cavoli (cavoli per non dire cazzi!) suoi campa cent'anni" oppure ancora "cosa ti interessa??"
Tante volte? Troppe volte? Direi di si..
Perché tutti, quando si tratta degli "affari" nostri, vorremmo che gli altri se ne stessero fuori, in silenzio, in disparte. 
Ma.. pensiamoci bene.. é davvero possibile? 

Ve lo dico io: no. 

Non é proprio pensabile che una persona si faccia i cavoli suoi, sempre. 
A TUTTI (si, é inutile che neghi, anche a te) piace immischiarsi nelle vite altrui. 
Se così non fosse che ci stanno a fare Alfonso Signorini, Silvia Toffanin, Barbara D'Urso (proprio lei!) e Maria De Filippi in TV? E Studio Aperto? Studio Aperto avrebbe già fallito da mo!

Ci piace il gossip. Ci piace spettegolare. Ci piace scoprire che il vicino di casa ha una relazione con la sua dog-sitter, che la signora del terzo piano non indossa le mutande quando esce a portar fuori lo sporco e che quello che abita in fondo alla strada ha 15 dita dei piedi!
Ci piace scoprirlo e ci piace raccontarlo. E ci piace fare le facce stupite e dire "DAVVERO?!?!?".
Fa parte di noi, non ci scappa nessuno. 

E poi ci piace giudicare. Sappiamo bene che non é giusto, che non si possono comprendere le ragioni di un gesto se non si vive la vita di chi, quel gesto, l'ha compiuto ma siamo comunque sempre li, pronti a puntare il dito e a dire la nostra. No, non é bello, non é giusto e non é leale. Ma é così. E non possiamo farci niente. Siamo fatti così (..siamo proprio fatti così.. viaggia insieme a noi, attraverso il corpo umanooooooo. Scusate, sto tergiversando. Ma adesso mi é venuta voglia di cantare.. no. Basta. Cantiamo dopo)

E niente.. per cui rassegnamoci. Qualunque cosa faremo saremo sempre sulla bocca di qualcuno. Nel bene o nel male.

Se ti sposi, perché ti sei sposata?!?!?

Se non ti sposi ma convivi, cosa aspetti a sposarti?

Quando ti sei sposata, perché non fai un figlio? (E poi perché non fai il secondo, il terzo, il quattordicesimo...)

Se fai tanti figli hai tanti soldi (o la baby sitter). Se ne fai solo uno sei egoista.

Se ti separi sei debole perché non sei stata in grado di salvare il tuo matrimonio.

Se non ti separi ma perdoni il tuo partner che ti fa le corna sei un coglione.

Se sei grassa ti trascuri. Se sei magra sei sicuramente stressata o anoressica.

Se non ti trucchi ti trascuri. Se ti trucchi tutti i giorni sei vanitosa. Se ti trucchi troppo sei una zoccola.

Se ti vesti elegante per andare in ufficio te la tiri. Se non ti vesti elegante sei scialla. Se non ti vesti affatto........ mmmmmh.......

Se tuo figlio é capriccioso e non dorme l'hai educato male. Se tuo figlio é un angioletto sei stata fortunata.

Se non hai facebook non sei al passo con i tempi. Se hai facebook hai "buon tempo". Se hai anche Instagram sei un'esibizionista. Se hai anche Twitter.. (beh dai se hai anche Twitter sei un grande perché io Twitter proprio non lo capisco!!)

Cosa voglio dire? Voglio dire che: chissene. Pace. Amen. Continuiamo a farci gli affari degli altri e a lasciare che gli altri si facciano gli affari nostri. Magari però prima di sparlare a destra e manca assicuriamoci almeno che le informazioni in nostro possesso siano esatte. 
Se dobbiamo sparlare, facciamolo almeno bene! Se no poi rischiamo di fare figure.

E se dobbiamo giudicare qualcuno, fingiamo di farlo per il suo bene. "Giudizio costruttivo", chiamiamolo così. 

E ora, buona notte impiccioni!




martedì 18 agosto 2015

Figli 0-24 mesi: istruzioni per l'uso

Per esperienza diretta, posso dire che una mamma non può essere solo e semplicemente una mamma. 
Una mamma con figli di età compresa tra gli 0 e i 2/3 anni deve essere anche una stratega. Deve essere attenta, concentrata. Deve essere in grado di prevedere gli eventi, con tutte le loro possibili e innumerevoli variabili!

Tutto ciò premesso, sempre per esperienza diretta, mi permetto di offrire qualche consiglio:

1. Quando vi muovete, anche se sono solo pochi minuti e siete vicino a casa, portate almeno un cambio! Perché i vostri figli quando viaggiate con la valigia che contiene millemila vestiti/salviette/pannolini, non si sporcano. Mai. Ma quell'unica volta in cui deciderete di non portarvi dietro nulla perché "tanto sto via solo mezz'oretta" loro si bagneranno di pipi (il pannolino sa quando vostro figlio non si può sporcare e allora, di proposito, cede). Cadranno in una pozzanghera di fango che neanche Peppa Pig. Si rovesceranno addosso un barattolo di vernice. Faranno la cacca e vomiteranno.

2. Tenete a portata di mano, dovunque siete, una bottiglia di acqua. Perché quando non avrete a portata di mano l'acqua loro avranno sete. Tanta sete.

3. Quando uscirete col passeggino portandovi anche fascia/marsupio/mei tai/ring perché "non si sa mai" loro saranno dei piccoli angioletti. Si addormenteranno, persino. Quindi la volta successiva sarete serene, lascerete a casa tutti i supporti perché "tanto ci sta così bene nel passeggino". SBAGLIATO. Quando non avrete i supporti loro vorranno stare in braccio. E così nel passeggino ci metterete la borsa, con una mano lo spingerete e nell'altra reggerete vostro figlio. E non importa se fuori ci sono 3 gradi al sole. Tornerete a casa sudate che nemmeno dopo una lezione di spinning!


4. Al ristorante potete ordinare tutti i menu baby che volete. Loro mangeranno solo le patatine e i grissini. O vorranno assaggiare quello che avete nel vostro piatto (cose che a casa, puntualmente, schifano)

5. Se allattate i vostri pupi al seno, dovrete sempre avere un abbigliamento "a prova di tetta". Tenete a portata di mano delle coppette assorbilatte, perché, quando meno ve lo aspettate, potreste trovarvi con i vestiti zuppi!

6. Potrete usare tutte le accortezze di questo mondo, ma i vostri bambini cadranno, spesso. Si sbucceranno le ginocchia e vorranno venire in braccio, sporcandovi tutti i vestiti (vedi punto 1)

Non ci credete? Nemmeno io ci credevo quando leggevo che una mamma non può nemmeno stare 10min in bagno da sola, figuriamoci farsi una doccia decente.. non ci credevo, fino a qualche mese fa. É tutto vero, mamme! Tutto tremendamente vero!

Ma tutto tremendamente magnifico!



domenica 16 agosto 2015

Succede che...

Quando si hanno dei figli piccoli, si impara a non fare programmi troppo precisi.. perché c'è l'ora della pappa, quella della nanna, quella della cacca.. e allora quando organizzi qualcosa cerchi di tenere dei margini di tempo belli ampi, per non rischiare. Ma sappiate che é matematico: per quanto voi siate elastiche, i vostri figli lo sanno quando avete preso un impegno e faranno di tutto per sconvolgervi i piani. Se poi ci si mette anche il resto del mondo le vostre domeniche mattina saranno sicuramente memorabili!!!

Succede che decidiamo di andare a trovare i miei genitori in montagna, a Borno. Io, marito, figli e mia sorella (i cui figli sono già la in vacanza).

Quando partiamo? 

Ma si dai, considerato che di solito i bambini intorno alle 8 sono svegli, tempo di vestirli e caricare la macchina.. 8.30 partiamo, colazione veloce al bar, verso le 9.30 ripartiamo, Noemi sicuro su addormenta in auto, alle 11 siamo la, faccio la pappa a Noemi e a mezzogiorno pranziamo.

Ahahahahahah

Hai voglia!

Cosa succede?

Succede che alle 23.10 di ieri sera tuo marito finisce in pronto soccorso perché non riesce più a muovere il collo.
Succede che gli danno 12 giorni di prognosi e il collare cervicale.
Succede che decidi di andare lo stesso a Borno, da sola.

Sei stata talmente brava da preparare tutto l'occorrente per la mini-vacanza la sera prima e quindi devi solo caricare le borse in macchina. Ma succede che dimentichi a casa metà delle cose che: "ma si, le prendo domani mattina".

Succede che Noemi alle 6.30 é già sveglia e tu sei stanca morta perché hai aspettato sveglia tuo marito di ritorno dal pronto soccorso e ti sei addormentata dopo l'1.
Succede che Nicola che GIURO tutte le mattine alle 8 é sveglio, decide di dormire fino alle 9.00
Succede che tuo fratello ti scrive e ti chiede di passare da lui prima di partire, che gli serve una mano a far delle cose

Va beh.. calma. Parto alle 9.05, alle 9.30 sono da Matteo, alle 9.40 vado a prendere Chiara, colazione (nel mentre morivo di fame, sveglia e a digiuno dalle 6.30), alle 10 partiamo, Noemi dorme, alle 11.30 siamo a Borno ecc ecc ecc

Tiri su Nicola dal letto, lo vesti che lui non ha ancora capito da che parte é girato e lo infili in auto. Metti in auto anche Noemi e finalmente si parte.
Alle 9.27 varchi il cancello di casa dei tuoi e alle 9.44 te ne vai. 
Dai, più o meno ci siamo con i tempi. 

Ma succede che tua sorella, nonostante l'avesso avvisata del tuo imminente arrivo,  si sta ancora preparando.
Succede che sale in auto ma si accorge di aver dimenticato il pigiama, allora torna a prenderlo (tutto questo mentre tu stai ancora morendo di fame).

Succede che il bar dove volevi andare é chiuso.
Succede che vai in un altro bar ma scopri che non hanno le brioches vegane (mannaggia a me!). Succede che ti girano le balle perché dopo 15 minuti che sei seduta al tavolo NESSUNO viene a portarti la colazione e allora ti alzi e te ne vai scocciata, verso un altro bar, con le brioches vegane.

Avete le brioches vegane? 
Si..... ma sono in forno.....

E intanto sono arrivate le 10.15

E quanto ci vuole?
20 minuti....

Niente, bevo un cappuccio di soia per tappare il buco (no, la voragine!) nello stomaco e si parte. Anzi, si cambia il pannolino a Noemi e si parte. 

Nel mentre sono arrivate le 10.38.

Ce la facciamo? Ce la facciamo.

Noemi si addormenta (almeno una cosa che va secondo i piani).

Tu sbagli strada (ovvio, quando mai io azzecco la strada al primo colpo??)

Noemi si sveglia dopo un'ora e piange (no eh, già ho sbagliato strada, non farmi agitare!)

Ma finalmente alle 12.15 si arriva a Borno! E si mangia!

Ho deciso di ripartire per tornare a casa domani dopo pranzo. Ce la farò?!?!?


venerdì 31 luglio 2015

Giocare in estate (ma anche in primavera, autunno e inverno!!)

Questo post partecipa al progetto #mammealnaturale

(per informazioni sul progetto clicca qui e, se ti va, metti un bel "mi piace" alla pagina Facebook del bambinonaturale)

Il tema del mese di Luglio è: giochi per bambini in estate, idee economiche ed ecologiche.



Nelle ore più calde della giornata, si sa, è preferibile rimanere in casa. Ma cosa fare, in casa, per passare il tempo con i nostri bambini nel migliore dei modi?

Con i bambini piccoli è un po' più semplice. La mia Noemi poi (6 mesi e mezzo) è una bambina naturale di suo. A lei non piacciono i giochi luci-suoni-colori-meraviglia. Lei preferisce stare seduta davanti alla lavatrice a guardare l'oblò che gira mentre mamma sistema i panni. Il cestino dei tesori è una sensazionale scoperta ogni volta. Qualsiasi oggetto che picchiato a terra fa rumore la entusiasma più di qualsiasi palestrina o sdraietta. Anche se, ogni tanto, due "giri" in altalena non le dispiacciono.

Invece con Nicola la cosa si fa un po' più "complicata". Lui ha due anni e tanta energia. E allora una mamma si deve ingegnare. E con un po' di fantasia qualcosa da fare lo troviamo...


  • I TRAVASI. Si, questo l'hanno scritto in molte. Penso sia davvero il gioco preferito di tutti i bambini, in diverse età. Bastano dei barattoli, dei bicchieri o delle piccole scatole di cartone, un po' di riso, di pasta o dei semi vari e via. Il gioco è fatto. C'è anche la versione "amplificata" del gioco. Con una piscinetta o una sabbiera, riempita con del riso soffiato, potreste perdere vostro figlio per ore, immerso nel gioco. E poi il riso soffiato potete conservarlo o darlo al vostro cane per cena. Nessuno spreco!
  • COLORARE. Pennarelli, pastelli a cera, pastelli, acquarelli e tanti fogli di carta. A Nicola piace tanto colorare sui fogli. Ma anche colorarsi le mani, i vestiti e la sorella. Per evitare che mi pitturasse il pavimento ho steso dei fogli di carta a mò di tappeto. Lui si diverte e io riesco a contenere i danni.
  • PREPARARE LA PAPPA. Si sa che i bambini adorano imitarci. Per questo se gli diamo un cucchiaino, un bicchiere e un piattino, giocheranno a "preparare la pappa" (Nicola mi fa anche il caffè e mi imbocca)
  • LEGGERE. A Nicola non interessano molto le storie che leggo. Lui mi ascolta ma è più attento alle figure disegnate sul libro. Per questo spesso anche i cataloghi dei supermercati (che quotidianamente invadono le nostre cassette postali) sono un bel passatempo. Io e Nicola li sfogliamo, indicando e nominando tutti i prodotti, i loro colori e il loro utilizzo.
  • LE SCATOLE. Scatole di scarpe, di elettrodomestici, grossi contenitori di cartone, possono diventare qualsiasi cosa. A casa mia di solito le scatole diventano dei garage per le macchinine o dei nascondigli dai quali sbucare all'improvviso per far spaventare la mamma.
Se invece siete amanti del rischio, potete passare ad un altro livello di gioco..
  • L'ACQUA. Quando cucino o sto pulendo la cucina, Nicola adora fare i travasi con l'acqua del rubinetto. Mi basta riempire di acqua una "buca" del lavello, dargli un bicchiere e lui passerà buona parte del suo tempo svuotando l'acqua nell'altra buca. Qui il rischio è di trovarsi il figlio tutto bagnato, idem il pavimento della cucina.
  • GLI IMPASTI. Una ciotola di farina, un filo di acqua e un cucchiaio possono essere un bellissimo gioco. Finchè vostro figlio non decide di lanciare la farina per aria (che è anche questo un bellissimo gioco. Un po' meno bello è dover raccogliere la farina, poi)
Ma in assoluto il gioco più economico ed ecologico che conosco sono LE MIE BRACCIA. Si, perchè se avete del tempo libero per giocare con il vostro bambino, non c'è niente di più bello che una stanza ampia e le braccia della mamma (o del papa'). Giocate a fargli il solletico, a fare i salti, a fare giro giro tondo. Ballate (se non sapete come ballare, su Youtube potete trovare tantissimi video di canzoncine per bambini nei quali vi insegnano anche delle simpatiche coreografie). 
Ecco, ballare, a mio avviso, è il miglior modo per divertirvi insieme e fare attività fisica senza dover andare per forza in palestra!

E allora: giochiamo!

giovedì 30 luglio 2015

Convivendo...

Stasera voglio fare come gli scrittori fighi. Quelli seri. Quelli che scrivono libri e ne vendono milioni di copie. Voglio iniziare questo post con una dedica!

A Sara e Paolo, che mi hanno spinta a scrivere questo post. Un in bocca al lupo per la vostra nuova avventura che, sono certa, sarà meravigliosa.

A tutte le coppie che hanno deciso o decideranno di sposarsi o di andare a vivere insieme. Amatevi. Amatevi tanto. Non c'è niente di più bello.

Dunque.. cominciamo.. si, ecco, Sara e Paolo sono andati a convivere. E mentre su Facebook Paolo salutava mamma, papa', fratello e sorella, la mia mente mi ha riportata al 26 marzo del 2011

Quel giorno, che sembra ieri, ho varcato la soglia di quella che ancora non sentivo (ma presto sarebbe diventata) casa mia, per viverla davvero. Erano finiti i "lavori". Eravamo pronti ad abitarla. Io e l'uomo che dopo un anno e mezzo é diventato mio marito e che ora é padre dei miei due tesori.

Sono partita da casa mia con l'auto piena. Piena dei miei vestiti e di qualche cianfrusaglia. Mia mamma per non dovermi "salutare" se n'è andata a fare un giro in bicicletta. Mio papa', con la voce un po' rotta dall'emozione, mi ha detto solo: "buona fortuna". E io ho risposto: "grazie. Ciao". E sono salita in auto. E ho pianto. Ho pianto per quasi mezz'ora guidando dalla mia vecchia vita verso la nuova vita che mi aspettava nella mia nuova casa. 

Non erano lacrime di paura o di dolore. Erano lacrime che segnavano una fine. Una fine ed un inizio. La fine della vita da figlia e l'inizio della vita da "donna di casa".

I primi giorni di convivenza sono belli e sono brutti. Vivere con la persona che ami, trovartela accanto quando ti svegli al mattino, fare colazione insieme, andare a far la spesa, guardare la tv insieme sul divano prima di andare a dormire é meraviglioso. Ma la tua vita é cambiata e tu non puoi fare a meno di sentirti travolta da una sorta di panico. Sai che hai fatto la scelta giusta e sai che é lui la persona con cui vuoi vivere il resto della tua vita. Ma hai paura. Pensi che non ce la farai a stare dietro a tutto. C'è la casa, c'è la spesa, ci sono le bollette e ci sono i panni sporchi che si ammucchiano nel bagno.

Non c'è più tua mamma che ti rompe le balle perché non hai sparecchiato e non c'è tuo fratello che chiacchiera con te la sera sul divano (lui sul divano, tu relegata su una poltrona scomoda!) guardando la tv.

Però c'è lui. E c'è la vostra casa. E c'è il sogno di una famiglia. 

Si, il primo mese, forse i primi due, non é così facile. Io non sapevo stirare. Stiravo quando ero a casa da sola e mentre stiravo piangevo. Pensavo al mio cane, morto l'anno prima, e piangevo.

Poi ho capito che probabilmente piangevo perché odiavo stirare. E infatti adesso delego...............

Poi però ti organizzi, casa tua inzia ad essere davvero TUA e ti senti addosso una libertà che prima non avevi. Ti senti responsabile, ti senti grande e forte. Ti senti bene. E stai bene. State bene. E ti rendi conto che non torneresti più indietro.

E poi.. e poi nel mio caso sono arrivati il matrimonio e i figli. Casa mia non é più la casa in cui sono entrata il 26/03/2011. É un po' più sporca, disordinata e rumorosa. Ma piena, piena di amore e piena di vita.

Ma questa é un altra storia...

Buona vita, amici miei.




Rovino tutta la poesia se concludo con un: MAMOOOOOOOOOO?!?!?!?!

Kisses!


domenica 26 luglio 2015

Vita da mamma

Sono le 22.10 e i miei bambini stanno già dormendo da circa mezz'ora.. e a me non sembra vero! Di solito a quest'ora mio marito sta lottando per far addormentare Nicola (di due anni) e io sono qui sul divano, nello stesso punto e nella stessa posizione, ma anzichè avere "in braccio" il portatile ho in braccio la piccolina (di 6 mesi e mezzo) e la allatto, mentre si addormenta beata. 
Stasera invece sono crollati presto, entrambi. Non so, probabilmente vogliono far piovere (beh, poco male, direi che adesso un po' di pioggia ci vuole!)

E quindi niente, mentre loro dormono io ho trovato un po' di tempo per riflettere.. per riflettere sulla mia vita da mamma.. 

In effetti non ho mai pensato più di tanto a com'era prima di loro e a com'è adesso. E non riesco nemmeno ad immaginare di tornare ad una vita senza di loro.

Però tante cose sono cambiate... qualche esempio (buttati qua e la in ordine sparso)?

  1. IL DISORDINE: casa mia è un macello. In questo preciso momento ci sono dei pastelli sparsi sul pavimento del salotto che no, non ho intenzione di raccogliere.
  2. IL DIVANO: il divano era per me e mio marito un luogo di pace. Ci sdraiavamo sul divano la sera, dopo cena, e accendevamo la tv. Adesso sul divano Nicola ci fa i salti, mentre Noemi cerca sempre più spesso di buttarsi giù. E allora la sera stiamo in terra. Sul divano ci sta il cane (che cerca di fuggire dai miei figli!). Noi ci mettiamo in terra sul pavimento e giochiamo con le macchinine.
  3. LA TELEVISIONE: i programmi più trasmessi dalla mia tv erano le nostre serie TV preferite. A partire da "The Walking Dead" fino ad arrivare al più recente "Le regole del delitto perfetto". Adesso SE accendo la tv sono costretta a sorbirmi Peppa Pig o, quando mi va bene, Masha e Orso. E allora niente più tv. La accendiamo solo in tarda serata, quando i bambini dormono (ma col volume basso basso, per non rischiare di svegliarli)
  4. LA CUCINA: di solito cosa si fa in cucina? Si prepara la cena, si apparecchia la tavola, si cena, si sparecchia e si pulisce. Adesso invece in cucina si tenta di preparare la cena con Noemi in braccio e Nicola che urla perchè vuole venire in braccio. Si apparecchia la tavola con una mano sola lanciando i piatti sul tavolo e stando attenti a dove si mettono forchette e coltelli. Si cena a turno, perchè puntualmente all'ora di cena Noemi decide che lei vuole piangere. Piangere e stare in braccio. E prendere in mano i piatti e possibilmente mettere le mani nella pasta, sporcandosi tutta di sugo. Si aspetta che Nicola finisca di mangiare, si mangia l'avanzo della sua cena (non sempre, a volte la finisce..) e poi si è talmente stanchi che le pulizie possono aspettare. La mia tavola stasera è ancora apparecchiata. E non ho intenzione di sparecchiare. Lo faremo domani mattina..... (e poi arriveremo all'ora di pranzo con la tavola già apparecchiata.....). Questa è la cena. Il pranzo è peggio. A pranzo adesso bisogna preparare anche la pappa per Noemi. E lei non ha pazienza. Quando ha fame ha fame (giustamente). E Nicola la vuole imboccare. Vuole darle da bere e vuole assaggiare la sua pappa (ma questo è poco male) 
  5. LA NANNA: andare a dormire quando vogliamo e svegliarci all'ora che vogliamo? Eh no, i ritmi di sonno e veglia non li decide più il nostro corpo. Li decidono le due piccole pesti. E, guarda caso, i nostri orologi biologici non coincidono con i loro. 
L'elenco potrebbe contenere ancora qualche punto.. eppure, mai, nemmeno per un secondo, ho pensato che la mia vita era meglio prima. MAI ho pensato "..se potessimo tornare indietro". 

Perchè tra il disordine, il caos, le notti insonni (poche, molto poche, per nostra fortuna), i pianti e la necessità di organizzarsi (non è facile con uno, non lo è con due) ci sono gli abbracci, i baci appiccicosi, le manine che ti cercano, i "MAMMA" urlati 87.000 volte al giorno, gli "in braccio" e i pulcini che fanno "PIO PIO", le risate di Nicola e i sorrisi sdentati di Noemi. Ci sono i primi tentativi di stare in piedi, le corse, i tuffi in piscina e i libri da colorare. C'è Winnie Pooh che canta le canzoncine e ci sono i libri che insegnano i colori. Ci sono le torri alte che cadono e le ambulanze che fanno NINO NINO. 
C'è la vita. Ci sono le giornate piene. C'è l'amore. L'amore quello vero. Quello incondizionato e quello che MAI e dico MAI se ne andrà. 

Quindi, in conclusione.. cos'è cambiato nella mia vita? Tutto. Sono una mamma. A volte penso di essere un supereroe. 

Sono felice? Si. Sono tanto felice. Anche quando sono stanca, stressata e arruffata (però non chiedetemi se sono felice quando sono stanca, stressata e arruffata, potrei mandarvi non vi dico dove)

Un abbraccio tenero e un bacetto appiccicoso.
Buona notte.


Pronti, partenza, v... egan!

26/07/2015: una data da ricordare!

Esatto, proprio così! Ce l'ho fatta finalmente a decidermi a fare il "salto". Io, che non amo le etichette. Io, che pensavo che non sarei mai riuscita a decidere così, da un giorno all'altro, di cambiare radicalmente la mia vita e le mie abitudini.. ma poi un bel giorno sono arrivati i miei bambini e mi hanno dato il coraggio.. il coraggio di fare delle scelte "diverse", fuori dal coro. Ma scelte che ritengo importanti. Per me, per loro, per la natura, per il nostro futuro.

Perchè oggi? 
Perchè stamattina ho finito di leggere (o meglio, di divorare) il libro "la dieta di eva" di Aida Vittoria Eltanin. 
Io è un po' che ci sto pensando, di diventare vegana. Ma avevo "paura". Paura in primis del giudizio (e delle critiche e delle battutine e delle rotture di maroni!!) di amici e familiari. E poi perchè mi chiedevo spesso "ma poi cosa mangio?!?!?". Un'altra paura era quella delle "carenze".. vitamine, proteine e tutte le "ine" che ci fanno così tanto bene! A me soprattutto, che allatto e che quindi le devo passare anche alla mia bimba le "ine".

Invece eva mi ha proprio tranquillizzata! E se la vedessi ora potrei solo abbracciarla e ringraziarla.

Tra l'altro nello sfogliare le pagine del suo MERAVIGLIOSO libro mi sono resa sempre più conto che su tantissimi argomenti abbiamo lo stesso identico modo di pensare. E pare comunque che questo libro non sia stato d'ispirazione solo a me (altre testimonianze le trovate qui)

Quindi niente, dopo essermi fatta coraggio (e con l'appoggio sempre costante di mio marito: grazie marito!) mi sono etichettata. E ora diamo il via a una - di nuovo - nuova me. 

Ora che ci penso, qui ci vorrebbe un bel tatuaggio per celebrare un altro importante cambiamento nella mia vita! 

I vegani se li possono fare i tatuaggi, vero?

giovedì 16 luglio 2015

L'ottimismo è il profumo della vita



Aveva pienamente ragione Tonino Guerra quando diceva a Gianni (ma poi, chi era sto Gianni??) che l'ottimismo è il profumo della vita!!!!

Io sono un'inguaribile ottimista! Il mio bicchiere è sempre pieno (perchè se è mezzo vuoto lo riempio!) e le mie filosofie sono più o meno queste: 

- se vuoi, puoi
- tanto se deve succedere, succede
- echissenefregaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa

Non so se avete mai visto/letto o sentito parlare di "The secret" (di Rhonda Byrne). Io ho visto il documentario. Rhonda sostiene, in parole povere, che l'universo "risponde" a noi nello stesso modo in cui noi ci poniamo nei confronti dell'universo. Ovvero, se noi desideriamo una cosa dobbiamo vivere come se quella cosa già fosse nostra.. e prima o poi l'universo la porterà da noi.

Ora, a me tutta sta "magia" non è che mi convince.. però sono convinta di una cosa: la nostra mente ha una potenza che noi non possiamo nemmeno minimamente immaginare (vedi, ad esempio, l'effetto placebo)! Pertanto ritengo che parzialmente quello che dice "The secret" sia vero. Se noi abbiamo un atteggiamento positivo nei confronti della vita e di ciò che nella vita ci accade, ci accadranno sempre più cose "belle". Viceversa, se noi ci abbattiamo davanti alle difficoltà e ci piangiamo addosso, le cose andranno sempre peggio.

Fateci caso: quando è un periodo di merda è un periodo di merda. Tutto va male, tutto fa schifo. Noi ci lamentiamo che tutto va male e tutto fa schifo. E tutto va sempre più male.. e fa sempre più schifo.. 
Poi succede qualcosa che ci rallegra e.. puff.. il periodo di merda è passato!

Per questo io cerco sempre di trovare il lato positivo delle cose (si, è vero, non sempre è possibile, lo so).. e se non si può trovare il lato positivo dovremmo per lo meno cercare di prenderle nel miglior modo possibile..

Per questo evito di lamentarmi quando le cose vanno male (però mi lamento di taaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaante altre cose - ci tengo a specificarlo perchè se legge mio marito poi mi dice che scrivo balle -).

Le cose vanno male? Dobbiamo agire affinchè vadano bene! E crederci! Credere che se oggi va male, domani andrà meglio.

Oppure è tutta questione di "culo" e di "sfiga" e io (che probabilmente faccio parte del gruppo "culo") sono qui a sparare solo cavolate.

Have a nice day & saluti a Gianni!


lunedì 13 luglio 2015

Tutte le mamme hanno il latte

Mi perdonerà Paola Maugeri se mi sono permessa di prendere in prestito il titolo del suo post, ma voglio anche io dire la mia su questo "spinoso" argomento.

Sarò ripetitiva, sarà che l'hanno già detto e scritto in tante, sarà che noi mamme sostenitrici dell'allattamento al seno siamo delle pazze invasate e non capiamo niente (e siamo stronze e cattive nei confronti delle mamme che non allattano). Ma è così. Tutte le mamme hanno il latte (salvo alcuni RARI casi fisiologici).

E allora perchè TANTE (direi troppe) mamme non allattano i loro bambini?

Parlerò per esperienza personale, per sentito dire e per informazioni raccolte durante i 9 lunghi mesi della mia prima gravidanza...

I problemi possono essere molteplici.. andrò ad elencarne alcuni.. 

- la mamma, la zia, la nonna e la vicina di casa
tutto inizia ancor prima del parto.. tra i commenti sui kg di troppo che avete messo, sulla pancia che è bassa/alta/quadrata/rotonda/a punta (aaaaaaaaah!) qualcuno se ne esce con affermazioni del tipo "speriamo tu abbia il latte" "io non ti ho allattata perchè non avevo latte, quindi è probabile che non l'avrai nemmeno tu" "ti devo andare a compare la scorta di latte in polvere, nel caso tu non riesca ad allattare?"

Ma il peggio viene dopo. Il bambino finalmente è nato. Ma piange. Cavolo quanto piange. 

"Ha fame" "Non hai abbastanza latte" "Il tuo latte non è sostanzioso" "Ma sei sicura che si è attaccato bene?" "Ma sta mangiando?" 

Mamme, amiche, zie, nonne.. noi vi vogliamo bene ma.. state un po' zitte! 
Una neomamma è già in ansia di suo.. perchè aggiungere ansia all'ansia?!?! Ci sono mille motivi per cui un neonato piange.. ha fame/ha sete/ha sonno/è incazzato nero/ha freddo/ha caldo/ha il pannolino bagnato/ha voglia di piangere/ha voglia di mamma.

Come far smettere di piangere un neonato? Lasciarlo in braccio alla sua mamma, lasciare che la sua mamma sia tranquilla.. e lasciare che la mamma faccia ciò che il suo corpo sa fare benissimo: allattare il suo bimbo.

- gli spettatori, le macchine e la separazione
partorire in ospedale è la scelta di quasi tutte le mamme. E' un posto sicuro ed attrezzato. Ma non è un posto intimo. Mentre il parto dovrebbe essere un momento intimo e soprattutto bisognerebbe lasciare che la natura agisca per conto di mamma e bambino. Il monitoraggio è una rottura (lo dico per esperienza). I medici che entrano ed escono dalla sala parto sono una rottura. Non poter partorire nella posizione preferita è una rottura.
Però poi quando il bambino è nato la mamma si dimentica di tutte le rotture. Prende in braccio suo figlio e il suo mondo improvvisamente si colora. Tutto è diverso. Tutto è più bello. 
Però poi il ginecologo deve metterti i punti e allora magari intanto il papa' porta il neonato a fare il bagnetto.
MALE. MOLTO MALE. 
Per far si che l'allattamento si avvii correttamente è bene che il neonato resti a stretto contatto con la sua mamma per (almeno) le prime due ore dopo il parto. Ed è meraviglioso vedere come, avvicinandolo al seno, il bambino, istintivamente, si attacchi e inizi a ciucciare. 
Se il parto è andato bene, se la madre è serena: il bambino è sereno e tutto va come dovrebbe andare...

- i vizi
nonostante sia fortemente consigliato il contatto prolungato con la mamma, le neomamme vengono accusate di dare "i vizi" ai loro bambini. Se lo prendi in braccio quando piange, prende il vizio. Se lo attacchi al seno ogni volta che piange, prende il vizio. 
Ecco. Il vizio non esiste. Sul serio, non esiste. 
Il vostro bambino ha vissuto per 9 mesi a stretto contatto con la sua mamma. E' stato strappato a lei in pochissimo tempo e qualcuno cerca di convincervi che deve imparare a stare da solo? Perchè dovrebbe voler rimanere da solo? Perchè dovrebbe rimanere solo? 
Dormite con il vostro bambino, lasciate che si addormenti tra le vostre braccia, al vostro seno. Non esiste cosa più bella. 

- la disinformazione
mi viene da ridere quando, nelle pubblicità dei latti formulati o delle pappette, in minuscolo si legga, da qualche parte sullo schermo, "l'allattamento al seno è da preferire fino all'anno d'età". Dovete scriverlo a caratteri cubitali! Non in un angolino! 
Alle mamme non viene detto che se vogliono, possono allattare. Che a volte è difficile ma che con il giusto sostegno possono farcela. Che allattare il proprio bambino è meraviglioso.....

- gli scatti di crescita
magari l'allattamento è partito benone, ma dopo un mese il latte sembra sparito all'improvviso. 
No, non è sparito. Il bambino sta solo avendo uno "scatto di crescita". Cosa significa? Significa che il bambino ha bisogno di una maggiore quantità di latte, e quindi fa in modo di aumentare la vostra produzione, attaccandosi molto più spesso (e dandovi la sensazione di essere svuotate). Cosa fare? Portare pazienza. Gli scatti di crescita durano qualche giorno. Ma poi passa. La produzione di latte si adegua alle richieste del piccolo e tutto torna normale.

Questi sono solo alcuni dei problemi che una mamma può riscontrare.. ce ne sono mille altri, ci sono montagne insormontabili da scalare, e io non ho tutta la notte per scrivere.. quindi, per favore, mamme che non avete allattato i vostri bambini, non pensate che io vi stia accusando e soprattutto, non sentitevi in colpa. Non è colpa vostra e non siete mamme di serie B. Assolutamente no. 

Però forse qualcuna di voi ha incontrato i problemi sopra elencati? 
Oppure ha avuto ragadi/ingorghi/mastiti?
Avete avuto il giusto sostegno?

Pensateci, magari può andarvi meglio con il prossimo figlio! Il regalo migliore che potete fare a vostro figlio è nutrirlo con l'alimento che la natura ha creato per lui: il vostro latte!

Affidatevi ad un'ostetrica. E buona fortuna.



domenica 12 luglio 2015

Facebook: istruzioni per l'uso - PART 1 -

Giorni fa, pubblicavo questi post su Facebook:


Amici di Facebook vi chiedo un ENORME favore. Prima di condividere link di notizie, verificate almeno che siano reali (e magari recenti, non di 5/6/7/20 anni fa!!!!!). Prima di condividere foto di persone o animali scomparsi, verificate che non siano già stati ritrovati. Insomma, non fate le capre, ve ne prego!

Si. Oggi sono polemica. Devo fare un'aggiunta al post precedente: condividere foto di animali morti o maltrattati con la scritta "se anche tu sei contro il maltrattamento degli animali condividi" o foto di bambini malati con scritto "se hai un cuore condividi" non serve a un cazzo. Se avete un cuore alzate il culo dal divano e gli occhi dallo smartphone. Adottate un cane. Non so, fate qualcosa di concreto però!

Bambino in ospedale perché denutrito. Basta. Fine. A cosa serve aggiungere che i genitori sono vegani? Se il bambino é VERAMENTE (perché anche sta cosa é da valutare. Ah, no. Dobbiamo crederci perché l'ha detto facebook) ok, dicevamo che se il bambino é veramente denutrito i genitori sono scemi, casomai. Un bambino di 11 mesi dovrebbe bere latte (materno o formulato) quindi non dovrebbe avere così gravi carenze! Per cui piantiamola di mettere sti titoloni che servono solo a far pensare che i vegani fanno morire i loro figli. E questa si aggiunge ai due post di ieri. Inizio a pensare che dovrei aprire un blog (ah ah ah, poi l'ho fatto eh!!!)

Il messaggio è stato recepito? No, damn!

Mi ritrovo ancora la home page piena di link che boh.. davvero.. boh..



Per cui mi permetto di dare alcuni suggerimenti.. giusto per far chiarezza..

- Non è detto che tutti i post che leggete su facebook siano reali (esatto, è proprio così. Sbalorditivo, vero?)
- I post che condividete su facebook hanno una data! (anche questo immagino sia sconcertante)
- La stragrande maggioranza delle volte, se solo leggeste i commenti ai post che condividete, vi si potrebbe aprire un mondo....

Ma facciamo degli esempi concreti:

Esempio n. 1

NOTIZIA: Tizio è morto, stroncato da un infarto.

TO DO: respirare. Contare fino a 10. Pensare per un momento che Tizio potrebbe essere ancora vivo. Dopodichè, digitare su google: "Tizio è morto". Ecco. Se google non vi dice che è morto, vuol dire che probabilmente è ancora vivo, che sta benone e che, dopo aver letto l'annuncio della sua morte, si stia toccando i coglioni.

NOT TO DO: condividere la notizia con l'animo straziato contornandola di commenti quali, ad esempio: "OMMIODDIO POVERINO NON ME LO ASPETTAVO PROPRIO MAQUANTOMIDISPIACE"

Esempio n. 2

NOTIZIA: Fate attenzione a questo furgone bianco (con tanto di targa in bella vista). Sono dei ROM (e chi altro potrebbero essere?!?) che parcheggiano il furgone davanti a casa vostra, controllano che non siate in casa e poi chiamano i loro amici che vengono a svaligiarvela.
La notizia potrebbe anche essere vera, però, controllando la data (giuro, ce l'hanno una data) si scopre che la notizia è di un paio di anni fa.

TO DO: ignorare il post. (se dopo le millemila condivisioni di questi due anni non li hanno ancora presi, sti ROM, vuol dire che si sono fatti molto furbi. O vuol dire che, con tutti i soldi guadagnati con le rapine, sono riusciti a comprarsi un furgone nuovo, quindi ormai è inutile condividere la targa a destra e a manca)

NOT TO DO: condividere la notizia creando un vortice di allarmismo e uscire di casa con la targa del furgone segnata sul palmo della mano osservando guardinghi ogni autoveicolo bianco in sosta.

Esempio n. 3

LINK: per ogni condivisione Facebook donerà 1 € all'associazione Pinco Pallo.

.................................................................................................................................................no, davvero.. c'è gente che ci crede? Se così è, mi dispiace dovervi dire che: non è vero. 

Ma sappiate che invece voi, se ci tenete davvero, potete donare 1 € all'associazione Pinco Pallo. 

Incredibile. Davvero incredibile.

Esempio n. 4

ANNUNCIO: ho smarrito il mio cagnolino. è scappato di casa ieri e non è ancora tornato. Vi prego aiutatemi a trovarlo.
E via.. una valanga di condivisioni perchè chi non vorrebbe aiutare l'amico dell'amico dell'amico dell'amico dell'amico........ dell'amico a ritrovare il suo cagnolino? Davvero. Questo è nobile, lo dico davvero. 

PERO'. 

TO DO: controllare la data (a questo punto dovremmo aver tutti capito che i post hanno una data. Se il post è di 15/20 anni fa, è probabile che il cane sia già morto). Aprire la foto del bellissimo cagnolino scomparso. Andarsi a leggere i commenti. Spesso, il proprietario del cagnolino aggiorna i suoi preoccupatissimi amici e -fortunatamente- spesso, sotto la foto si legge il commento "l'abbiamo ritrovato. Grazie a tutti". Si, il cane è stato ritrovato, evviva evviva. 

NOT TO DO: condividere la foto così a cazzo. A meno che non siate sicuri che a breve il cane sparirà di nuovo e quindi vi sentite in dovere di intervenire, portandovi avanti.

-----

..per stasera ho finito.. penso che potrei andare avanti all'infinito ma è tardi e ho sonno.. ergo:

Buonanotte e sogni d'oro ai miei 2 lettori (di cui, al momento, una sono io)

sabato 11 luglio 2015

Parliamo di... cibo!

Parlando di cibo, a molti di voi verranno in mente delle belle bistecche. A qualcuno verrà in mente un bell'hamburger, a qualcun altro verrà in mente un bel piattone di frutta o di verdura.

Fino a qualche mese fa, io facevo parte del gruppo di persone a cui veniva in mente l'hamburger.. magari al McDonald's e magari contornato da una montagna di patatine fritte. 
Fino a qualche mese fa.. perchè? Perchè qualche mese fa è nata la mia secondogenita. Se già la prima gravidanza mi aveva cambiata, la seconda gravidanza ha capovolto totalmente la mia esistenza.

Sono diventata vegetariana. E sto provando a fare un ulteriore salto, diventare vegana.

Allora la gravidanza ti ha fatto diventare scema?!? 

No (oddio, non credo. Ma i miei genitori lo pensano quindi boh, magari è vero). Dal mio punto di vista (perchè si, ho un punto di vista mio, per fortuna) i miei figli hanno fatto si che mi informassi sempre di più su ogni aspetto della mia vita. A partire dalla salute. E inevitabilmente parlando di salute si parla di cibo.

E quante cose si scoprono scavando a fondo (ma dovete scavare delle belle buche enormi però!). 

Ed ho smesso di mangiare carne perchè ho imparato che la carne fa male (si va bene a voi il dottore ha detto di mangiare tanta carne rossa che contiene ferro e proteine. Va bene. Smettete di leggere allora e andate a fare due chiacchiere col vostro dottore, davanti a una bella fiorentina, magari). 
Ma poi smetti di mangiare la carne e come per magia ti nasce dentro una fortissima empatia verso gli animali e cominci a chiederti: ma perchè? Perchè l'uomo nel 2015 ha bisogno di uccidere per mangiare?
Non siamo tanto diversi da loro, eppure loro finiscono sulle nostre tavole. E abbiamo pure il coraggio di leccarci i baffi! 
Si, ok, adesso mi direte che anche il leone mangia la gazzella. E io vi rispondo che quello è istinto. Che quella è la natura. Se vi credete dei leoni andate nella savana, rincorrete una gazzella, sbranatela e mangiatela! 

E perchè vegana allora? Per fare le uova e il latte mica si uccidono gli animali!

Vegana perchè.. perchè per produrre il latte la mucca non viene uccisa, è vero. Ma la mucca è una mamma. Una mamma come me, che ha partorito e il cui fisico produce, fisiologicamente, il cibo per il suo bambino. Ma diversamente da me, che allatto la mia bambina di 6 mesi, la mucca non può allattare il suo bambino. 
Il suo bambino le viene portato via, viene imbottito di ormoni della crescita e poi viene ucciso (se maschio; se femmina farà la fine della sua mamma). E la mucca viene munta perchè il suo corpo continui a produrre latte (a me girerebbero le balle se qualcuno venisse tutti i giorni a mungermi le tette, a voi no?)

E le uova.. perchè le uova no? 

Perchè, lasciando perdere lo sfruttamento delle galline e dei polli nei grandi allevamenti, a me le uova fanno schifo. Perchè sono ovuli non fecondati. In pratica sono la mestruazione della gallina. Voi lo mangereste un ovulo non fecondato? 
Visto così, non fa un po' schifo anche a voi?




ATTENZIONE: non ho scritto questo post con l'intento di convertire tutti i miei lettori (che saranno 2 o tre.. mio marito, mia mamma e forse mia sorella) al "veganesimo" (che non esiste ma fa tanto figo) ma con l'intento di farvi riflettere. E nella speranza che vi informiate. E questo post, così come quelli che seguiranno, esprime un'opinione. La MIA opinione. Che non è verità assoluta. Quindi sarò ben lieta di ascoltare opinioni differenti.

Keep calm & tanti teneri abbracci.