venerdì 31 luglio 2015

Giocare in estate (ma anche in primavera, autunno e inverno!!)

Questo post partecipa al progetto #mammealnaturale

(per informazioni sul progetto clicca qui e, se ti va, metti un bel "mi piace" alla pagina Facebook del bambinonaturale)

Il tema del mese di Luglio è: giochi per bambini in estate, idee economiche ed ecologiche.



Nelle ore più calde della giornata, si sa, è preferibile rimanere in casa. Ma cosa fare, in casa, per passare il tempo con i nostri bambini nel migliore dei modi?

Con i bambini piccoli è un po' più semplice. La mia Noemi poi (6 mesi e mezzo) è una bambina naturale di suo. A lei non piacciono i giochi luci-suoni-colori-meraviglia. Lei preferisce stare seduta davanti alla lavatrice a guardare l'oblò che gira mentre mamma sistema i panni. Il cestino dei tesori è una sensazionale scoperta ogni volta. Qualsiasi oggetto che picchiato a terra fa rumore la entusiasma più di qualsiasi palestrina o sdraietta. Anche se, ogni tanto, due "giri" in altalena non le dispiacciono.

Invece con Nicola la cosa si fa un po' più "complicata". Lui ha due anni e tanta energia. E allora una mamma si deve ingegnare. E con un po' di fantasia qualcosa da fare lo troviamo...


  • I TRAVASI. Si, questo l'hanno scritto in molte. Penso sia davvero il gioco preferito di tutti i bambini, in diverse età. Bastano dei barattoli, dei bicchieri o delle piccole scatole di cartone, un po' di riso, di pasta o dei semi vari e via. Il gioco è fatto. C'è anche la versione "amplificata" del gioco. Con una piscinetta o una sabbiera, riempita con del riso soffiato, potreste perdere vostro figlio per ore, immerso nel gioco. E poi il riso soffiato potete conservarlo o darlo al vostro cane per cena. Nessuno spreco!
  • COLORARE. Pennarelli, pastelli a cera, pastelli, acquarelli e tanti fogli di carta. A Nicola piace tanto colorare sui fogli. Ma anche colorarsi le mani, i vestiti e la sorella. Per evitare che mi pitturasse il pavimento ho steso dei fogli di carta a mò di tappeto. Lui si diverte e io riesco a contenere i danni.
  • PREPARARE LA PAPPA. Si sa che i bambini adorano imitarci. Per questo se gli diamo un cucchiaino, un bicchiere e un piattino, giocheranno a "preparare la pappa" (Nicola mi fa anche il caffè e mi imbocca)
  • LEGGERE. A Nicola non interessano molto le storie che leggo. Lui mi ascolta ma è più attento alle figure disegnate sul libro. Per questo spesso anche i cataloghi dei supermercati (che quotidianamente invadono le nostre cassette postali) sono un bel passatempo. Io e Nicola li sfogliamo, indicando e nominando tutti i prodotti, i loro colori e il loro utilizzo.
  • LE SCATOLE. Scatole di scarpe, di elettrodomestici, grossi contenitori di cartone, possono diventare qualsiasi cosa. A casa mia di solito le scatole diventano dei garage per le macchinine o dei nascondigli dai quali sbucare all'improvviso per far spaventare la mamma.
Se invece siete amanti del rischio, potete passare ad un altro livello di gioco..
  • L'ACQUA. Quando cucino o sto pulendo la cucina, Nicola adora fare i travasi con l'acqua del rubinetto. Mi basta riempire di acqua una "buca" del lavello, dargli un bicchiere e lui passerà buona parte del suo tempo svuotando l'acqua nell'altra buca. Qui il rischio è di trovarsi il figlio tutto bagnato, idem il pavimento della cucina.
  • GLI IMPASTI. Una ciotola di farina, un filo di acqua e un cucchiaio possono essere un bellissimo gioco. Finchè vostro figlio non decide di lanciare la farina per aria (che è anche questo un bellissimo gioco. Un po' meno bello è dover raccogliere la farina, poi)
Ma in assoluto il gioco più economico ed ecologico che conosco sono LE MIE BRACCIA. Si, perchè se avete del tempo libero per giocare con il vostro bambino, non c'è niente di più bello che una stanza ampia e le braccia della mamma (o del papa'). Giocate a fargli il solletico, a fare i salti, a fare giro giro tondo. Ballate (se non sapete come ballare, su Youtube potete trovare tantissimi video di canzoncine per bambini nei quali vi insegnano anche delle simpatiche coreografie). 
Ecco, ballare, a mio avviso, è il miglior modo per divertirvi insieme e fare attività fisica senza dover andare per forza in palestra!

E allora: giochiamo!

giovedì 30 luglio 2015

Convivendo...

Stasera voglio fare come gli scrittori fighi. Quelli seri. Quelli che scrivono libri e ne vendono milioni di copie. Voglio iniziare questo post con una dedica!

A Sara e Paolo, che mi hanno spinta a scrivere questo post. Un in bocca al lupo per la vostra nuova avventura che, sono certa, sarà meravigliosa.

A tutte le coppie che hanno deciso o decideranno di sposarsi o di andare a vivere insieme. Amatevi. Amatevi tanto. Non c'è niente di più bello.

Dunque.. cominciamo.. si, ecco, Sara e Paolo sono andati a convivere. E mentre su Facebook Paolo salutava mamma, papa', fratello e sorella, la mia mente mi ha riportata al 26 marzo del 2011

Quel giorno, che sembra ieri, ho varcato la soglia di quella che ancora non sentivo (ma presto sarebbe diventata) casa mia, per viverla davvero. Erano finiti i "lavori". Eravamo pronti ad abitarla. Io e l'uomo che dopo un anno e mezzo é diventato mio marito e che ora é padre dei miei due tesori.

Sono partita da casa mia con l'auto piena. Piena dei miei vestiti e di qualche cianfrusaglia. Mia mamma per non dovermi "salutare" se n'è andata a fare un giro in bicicletta. Mio papa', con la voce un po' rotta dall'emozione, mi ha detto solo: "buona fortuna". E io ho risposto: "grazie. Ciao". E sono salita in auto. E ho pianto. Ho pianto per quasi mezz'ora guidando dalla mia vecchia vita verso la nuova vita che mi aspettava nella mia nuova casa. 

Non erano lacrime di paura o di dolore. Erano lacrime che segnavano una fine. Una fine ed un inizio. La fine della vita da figlia e l'inizio della vita da "donna di casa".

I primi giorni di convivenza sono belli e sono brutti. Vivere con la persona che ami, trovartela accanto quando ti svegli al mattino, fare colazione insieme, andare a far la spesa, guardare la tv insieme sul divano prima di andare a dormire é meraviglioso. Ma la tua vita é cambiata e tu non puoi fare a meno di sentirti travolta da una sorta di panico. Sai che hai fatto la scelta giusta e sai che é lui la persona con cui vuoi vivere il resto della tua vita. Ma hai paura. Pensi che non ce la farai a stare dietro a tutto. C'è la casa, c'è la spesa, ci sono le bollette e ci sono i panni sporchi che si ammucchiano nel bagno.

Non c'è più tua mamma che ti rompe le balle perché non hai sparecchiato e non c'è tuo fratello che chiacchiera con te la sera sul divano (lui sul divano, tu relegata su una poltrona scomoda!) guardando la tv.

Però c'è lui. E c'è la vostra casa. E c'è il sogno di una famiglia. 

Si, il primo mese, forse i primi due, non é così facile. Io non sapevo stirare. Stiravo quando ero a casa da sola e mentre stiravo piangevo. Pensavo al mio cane, morto l'anno prima, e piangevo.

Poi ho capito che probabilmente piangevo perché odiavo stirare. E infatti adesso delego...............

Poi però ti organizzi, casa tua inzia ad essere davvero TUA e ti senti addosso una libertà che prima non avevi. Ti senti responsabile, ti senti grande e forte. Ti senti bene. E stai bene. State bene. E ti rendi conto che non torneresti più indietro.

E poi.. e poi nel mio caso sono arrivati il matrimonio e i figli. Casa mia non é più la casa in cui sono entrata il 26/03/2011. É un po' più sporca, disordinata e rumorosa. Ma piena, piena di amore e piena di vita.

Ma questa é un altra storia...

Buona vita, amici miei.




Rovino tutta la poesia se concludo con un: MAMOOOOOOOOOO?!?!?!?!

Kisses!


domenica 26 luglio 2015

Vita da mamma

Sono le 22.10 e i miei bambini stanno già dormendo da circa mezz'ora.. e a me non sembra vero! Di solito a quest'ora mio marito sta lottando per far addormentare Nicola (di due anni) e io sono qui sul divano, nello stesso punto e nella stessa posizione, ma anzichè avere "in braccio" il portatile ho in braccio la piccolina (di 6 mesi e mezzo) e la allatto, mentre si addormenta beata. 
Stasera invece sono crollati presto, entrambi. Non so, probabilmente vogliono far piovere (beh, poco male, direi che adesso un po' di pioggia ci vuole!)

E quindi niente, mentre loro dormono io ho trovato un po' di tempo per riflettere.. per riflettere sulla mia vita da mamma.. 

In effetti non ho mai pensato più di tanto a com'era prima di loro e a com'è adesso. E non riesco nemmeno ad immaginare di tornare ad una vita senza di loro.

Però tante cose sono cambiate... qualche esempio (buttati qua e la in ordine sparso)?

  1. IL DISORDINE: casa mia è un macello. In questo preciso momento ci sono dei pastelli sparsi sul pavimento del salotto che no, non ho intenzione di raccogliere.
  2. IL DIVANO: il divano era per me e mio marito un luogo di pace. Ci sdraiavamo sul divano la sera, dopo cena, e accendevamo la tv. Adesso sul divano Nicola ci fa i salti, mentre Noemi cerca sempre più spesso di buttarsi giù. E allora la sera stiamo in terra. Sul divano ci sta il cane (che cerca di fuggire dai miei figli!). Noi ci mettiamo in terra sul pavimento e giochiamo con le macchinine.
  3. LA TELEVISIONE: i programmi più trasmessi dalla mia tv erano le nostre serie TV preferite. A partire da "The Walking Dead" fino ad arrivare al più recente "Le regole del delitto perfetto". Adesso SE accendo la tv sono costretta a sorbirmi Peppa Pig o, quando mi va bene, Masha e Orso. E allora niente più tv. La accendiamo solo in tarda serata, quando i bambini dormono (ma col volume basso basso, per non rischiare di svegliarli)
  4. LA CUCINA: di solito cosa si fa in cucina? Si prepara la cena, si apparecchia la tavola, si cena, si sparecchia e si pulisce. Adesso invece in cucina si tenta di preparare la cena con Noemi in braccio e Nicola che urla perchè vuole venire in braccio. Si apparecchia la tavola con una mano sola lanciando i piatti sul tavolo e stando attenti a dove si mettono forchette e coltelli. Si cena a turno, perchè puntualmente all'ora di cena Noemi decide che lei vuole piangere. Piangere e stare in braccio. E prendere in mano i piatti e possibilmente mettere le mani nella pasta, sporcandosi tutta di sugo. Si aspetta che Nicola finisca di mangiare, si mangia l'avanzo della sua cena (non sempre, a volte la finisce..) e poi si è talmente stanchi che le pulizie possono aspettare. La mia tavola stasera è ancora apparecchiata. E non ho intenzione di sparecchiare. Lo faremo domani mattina..... (e poi arriveremo all'ora di pranzo con la tavola già apparecchiata.....). Questa è la cena. Il pranzo è peggio. A pranzo adesso bisogna preparare anche la pappa per Noemi. E lei non ha pazienza. Quando ha fame ha fame (giustamente). E Nicola la vuole imboccare. Vuole darle da bere e vuole assaggiare la sua pappa (ma questo è poco male) 
  5. LA NANNA: andare a dormire quando vogliamo e svegliarci all'ora che vogliamo? Eh no, i ritmi di sonno e veglia non li decide più il nostro corpo. Li decidono le due piccole pesti. E, guarda caso, i nostri orologi biologici non coincidono con i loro. 
L'elenco potrebbe contenere ancora qualche punto.. eppure, mai, nemmeno per un secondo, ho pensato che la mia vita era meglio prima. MAI ho pensato "..se potessimo tornare indietro". 

Perchè tra il disordine, il caos, le notti insonni (poche, molto poche, per nostra fortuna), i pianti e la necessità di organizzarsi (non è facile con uno, non lo è con due) ci sono gli abbracci, i baci appiccicosi, le manine che ti cercano, i "MAMMA" urlati 87.000 volte al giorno, gli "in braccio" e i pulcini che fanno "PIO PIO", le risate di Nicola e i sorrisi sdentati di Noemi. Ci sono i primi tentativi di stare in piedi, le corse, i tuffi in piscina e i libri da colorare. C'è Winnie Pooh che canta le canzoncine e ci sono i libri che insegnano i colori. Ci sono le torri alte che cadono e le ambulanze che fanno NINO NINO. 
C'è la vita. Ci sono le giornate piene. C'è l'amore. L'amore quello vero. Quello incondizionato e quello che MAI e dico MAI se ne andrà. 

Quindi, in conclusione.. cos'è cambiato nella mia vita? Tutto. Sono una mamma. A volte penso di essere un supereroe. 

Sono felice? Si. Sono tanto felice. Anche quando sono stanca, stressata e arruffata (però non chiedetemi se sono felice quando sono stanca, stressata e arruffata, potrei mandarvi non vi dico dove)

Un abbraccio tenero e un bacetto appiccicoso.
Buona notte.


Pronti, partenza, v... egan!

26/07/2015: una data da ricordare!

Esatto, proprio così! Ce l'ho fatta finalmente a decidermi a fare il "salto". Io, che non amo le etichette. Io, che pensavo che non sarei mai riuscita a decidere così, da un giorno all'altro, di cambiare radicalmente la mia vita e le mie abitudini.. ma poi un bel giorno sono arrivati i miei bambini e mi hanno dato il coraggio.. il coraggio di fare delle scelte "diverse", fuori dal coro. Ma scelte che ritengo importanti. Per me, per loro, per la natura, per il nostro futuro.

Perchè oggi? 
Perchè stamattina ho finito di leggere (o meglio, di divorare) il libro "la dieta di eva" di Aida Vittoria Eltanin. 
Io è un po' che ci sto pensando, di diventare vegana. Ma avevo "paura". Paura in primis del giudizio (e delle critiche e delle battutine e delle rotture di maroni!!) di amici e familiari. E poi perchè mi chiedevo spesso "ma poi cosa mangio?!?!?". Un'altra paura era quella delle "carenze".. vitamine, proteine e tutte le "ine" che ci fanno così tanto bene! A me soprattutto, che allatto e che quindi le devo passare anche alla mia bimba le "ine".

Invece eva mi ha proprio tranquillizzata! E se la vedessi ora potrei solo abbracciarla e ringraziarla.

Tra l'altro nello sfogliare le pagine del suo MERAVIGLIOSO libro mi sono resa sempre più conto che su tantissimi argomenti abbiamo lo stesso identico modo di pensare. E pare comunque che questo libro non sia stato d'ispirazione solo a me (altre testimonianze le trovate qui)

Quindi niente, dopo essermi fatta coraggio (e con l'appoggio sempre costante di mio marito: grazie marito!) mi sono etichettata. E ora diamo il via a una - di nuovo - nuova me. 

Ora che ci penso, qui ci vorrebbe un bel tatuaggio per celebrare un altro importante cambiamento nella mia vita! 

I vegani se li possono fare i tatuaggi, vero?

giovedì 16 luglio 2015

L'ottimismo è il profumo della vita



Aveva pienamente ragione Tonino Guerra quando diceva a Gianni (ma poi, chi era sto Gianni??) che l'ottimismo è il profumo della vita!!!!

Io sono un'inguaribile ottimista! Il mio bicchiere è sempre pieno (perchè se è mezzo vuoto lo riempio!) e le mie filosofie sono più o meno queste: 

- se vuoi, puoi
- tanto se deve succedere, succede
- echissenefregaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa

Non so se avete mai visto/letto o sentito parlare di "The secret" (di Rhonda Byrne). Io ho visto il documentario. Rhonda sostiene, in parole povere, che l'universo "risponde" a noi nello stesso modo in cui noi ci poniamo nei confronti dell'universo. Ovvero, se noi desideriamo una cosa dobbiamo vivere come se quella cosa già fosse nostra.. e prima o poi l'universo la porterà da noi.

Ora, a me tutta sta "magia" non è che mi convince.. però sono convinta di una cosa: la nostra mente ha una potenza che noi non possiamo nemmeno minimamente immaginare (vedi, ad esempio, l'effetto placebo)! Pertanto ritengo che parzialmente quello che dice "The secret" sia vero. Se noi abbiamo un atteggiamento positivo nei confronti della vita e di ciò che nella vita ci accade, ci accadranno sempre più cose "belle". Viceversa, se noi ci abbattiamo davanti alle difficoltà e ci piangiamo addosso, le cose andranno sempre peggio.

Fateci caso: quando è un periodo di merda è un periodo di merda. Tutto va male, tutto fa schifo. Noi ci lamentiamo che tutto va male e tutto fa schifo. E tutto va sempre più male.. e fa sempre più schifo.. 
Poi succede qualcosa che ci rallegra e.. puff.. il periodo di merda è passato!

Per questo io cerco sempre di trovare il lato positivo delle cose (si, è vero, non sempre è possibile, lo so).. e se non si può trovare il lato positivo dovremmo per lo meno cercare di prenderle nel miglior modo possibile..

Per questo evito di lamentarmi quando le cose vanno male (però mi lamento di taaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaante altre cose - ci tengo a specificarlo perchè se legge mio marito poi mi dice che scrivo balle -).

Le cose vanno male? Dobbiamo agire affinchè vadano bene! E crederci! Credere che se oggi va male, domani andrà meglio.

Oppure è tutta questione di "culo" e di "sfiga" e io (che probabilmente faccio parte del gruppo "culo") sono qui a sparare solo cavolate.

Have a nice day & saluti a Gianni!


lunedì 13 luglio 2015

Tutte le mamme hanno il latte

Mi perdonerà Paola Maugeri se mi sono permessa di prendere in prestito il titolo del suo post, ma voglio anche io dire la mia su questo "spinoso" argomento.

Sarò ripetitiva, sarà che l'hanno già detto e scritto in tante, sarà che noi mamme sostenitrici dell'allattamento al seno siamo delle pazze invasate e non capiamo niente (e siamo stronze e cattive nei confronti delle mamme che non allattano). Ma è così. Tutte le mamme hanno il latte (salvo alcuni RARI casi fisiologici).

E allora perchè TANTE (direi troppe) mamme non allattano i loro bambini?

Parlerò per esperienza personale, per sentito dire e per informazioni raccolte durante i 9 lunghi mesi della mia prima gravidanza...

I problemi possono essere molteplici.. andrò ad elencarne alcuni.. 

- la mamma, la zia, la nonna e la vicina di casa
tutto inizia ancor prima del parto.. tra i commenti sui kg di troppo che avete messo, sulla pancia che è bassa/alta/quadrata/rotonda/a punta (aaaaaaaaah!) qualcuno se ne esce con affermazioni del tipo "speriamo tu abbia il latte" "io non ti ho allattata perchè non avevo latte, quindi è probabile che non l'avrai nemmeno tu" "ti devo andare a compare la scorta di latte in polvere, nel caso tu non riesca ad allattare?"

Ma il peggio viene dopo. Il bambino finalmente è nato. Ma piange. Cavolo quanto piange. 

"Ha fame" "Non hai abbastanza latte" "Il tuo latte non è sostanzioso" "Ma sei sicura che si è attaccato bene?" "Ma sta mangiando?" 

Mamme, amiche, zie, nonne.. noi vi vogliamo bene ma.. state un po' zitte! 
Una neomamma è già in ansia di suo.. perchè aggiungere ansia all'ansia?!?! Ci sono mille motivi per cui un neonato piange.. ha fame/ha sete/ha sonno/è incazzato nero/ha freddo/ha caldo/ha il pannolino bagnato/ha voglia di piangere/ha voglia di mamma.

Come far smettere di piangere un neonato? Lasciarlo in braccio alla sua mamma, lasciare che la sua mamma sia tranquilla.. e lasciare che la mamma faccia ciò che il suo corpo sa fare benissimo: allattare il suo bimbo.

- gli spettatori, le macchine e la separazione
partorire in ospedale è la scelta di quasi tutte le mamme. E' un posto sicuro ed attrezzato. Ma non è un posto intimo. Mentre il parto dovrebbe essere un momento intimo e soprattutto bisognerebbe lasciare che la natura agisca per conto di mamma e bambino. Il monitoraggio è una rottura (lo dico per esperienza). I medici che entrano ed escono dalla sala parto sono una rottura. Non poter partorire nella posizione preferita è una rottura.
Però poi quando il bambino è nato la mamma si dimentica di tutte le rotture. Prende in braccio suo figlio e il suo mondo improvvisamente si colora. Tutto è diverso. Tutto è più bello. 
Però poi il ginecologo deve metterti i punti e allora magari intanto il papa' porta il neonato a fare il bagnetto.
MALE. MOLTO MALE. 
Per far si che l'allattamento si avvii correttamente è bene che il neonato resti a stretto contatto con la sua mamma per (almeno) le prime due ore dopo il parto. Ed è meraviglioso vedere come, avvicinandolo al seno, il bambino, istintivamente, si attacchi e inizi a ciucciare. 
Se il parto è andato bene, se la madre è serena: il bambino è sereno e tutto va come dovrebbe andare...

- i vizi
nonostante sia fortemente consigliato il contatto prolungato con la mamma, le neomamme vengono accusate di dare "i vizi" ai loro bambini. Se lo prendi in braccio quando piange, prende il vizio. Se lo attacchi al seno ogni volta che piange, prende il vizio. 
Ecco. Il vizio non esiste. Sul serio, non esiste. 
Il vostro bambino ha vissuto per 9 mesi a stretto contatto con la sua mamma. E' stato strappato a lei in pochissimo tempo e qualcuno cerca di convincervi che deve imparare a stare da solo? Perchè dovrebbe voler rimanere da solo? Perchè dovrebbe rimanere solo? 
Dormite con il vostro bambino, lasciate che si addormenti tra le vostre braccia, al vostro seno. Non esiste cosa più bella. 

- la disinformazione
mi viene da ridere quando, nelle pubblicità dei latti formulati o delle pappette, in minuscolo si legga, da qualche parte sullo schermo, "l'allattamento al seno è da preferire fino all'anno d'età". Dovete scriverlo a caratteri cubitali! Non in un angolino! 
Alle mamme non viene detto che se vogliono, possono allattare. Che a volte è difficile ma che con il giusto sostegno possono farcela. Che allattare il proprio bambino è meraviglioso.....

- gli scatti di crescita
magari l'allattamento è partito benone, ma dopo un mese il latte sembra sparito all'improvviso. 
No, non è sparito. Il bambino sta solo avendo uno "scatto di crescita". Cosa significa? Significa che il bambino ha bisogno di una maggiore quantità di latte, e quindi fa in modo di aumentare la vostra produzione, attaccandosi molto più spesso (e dandovi la sensazione di essere svuotate). Cosa fare? Portare pazienza. Gli scatti di crescita durano qualche giorno. Ma poi passa. La produzione di latte si adegua alle richieste del piccolo e tutto torna normale.

Questi sono solo alcuni dei problemi che una mamma può riscontrare.. ce ne sono mille altri, ci sono montagne insormontabili da scalare, e io non ho tutta la notte per scrivere.. quindi, per favore, mamme che non avete allattato i vostri bambini, non pensate che io vi stia accusando e soprattutto, non sentitevi in colpa. Non è colpa vostra e non siete mamme di serie B. Assolutamente no. 

Però forse qualcuna di voi ha incontrato i problemi sopra elencati? 
Oppure ha avuto ragadi/ingorghi/mastiti?
Avete avuto il giusto sostegno?

Pensateci, magari può andarvi meglio con il prossimo figlio! Il regalo migliore che potete fare a vostro figlio è nutrirlo con l'alimento che la natura ha creato per lui: il vostro latte!

Affidatevi ad un'ostetrica. E buona fortuna.



domenica 12 luglio 2015

Facebook: istruzioni per l'uso - PART 1 -

Giorni fa, pubblicavo questi post su Facebook:


Amici di Facebook vi chiedo un ENORME favore. Prima di condividere link di notizie, verificate almeno che siano reali (e magari recenti, non di 5/6/7/20 anni fa!!!!!). Prima di condividere foto di persone o animali scomparsi, verificate che non siano già stati ritrovati. Insomma, non fate le capre, ve ne prego!

Si. Oggi sono polemica. Devo fare un'aggiunta al post precedente: condividere foto di animali morti o maltrattati con la scritta "se anche tu sei contro il maltrattamento degli animali condividi" o foto di bambini malati con scritto "se hai un cuore condividi" non serve a un cazzo. Se avete un cuore alzate il culo dal divano e gli occhi dallo smartphone. Adottate un cane. Non so, fate qualcosa di concreto però!

Bambino in ospedale perché denutrito. Basta. Fine. A cosa serve aggiungere che i genitori sono vegani? Se il bambino é VERAMENTE (perché anche sta cosa é da valutare. Ah, no. Dobbiamo crederci perché l'ha detto facebook) ok, dicevamo che se il bambino é veramente denutrito i genitori sono scemi, casomai. Un bambino di 11 mesi dovrebbe bere latte (materno o formulato) quindi non dovrebbe avere così gravi carenze! Per cui piantiamola di mettere sti titoloni che servono solo a far pensare che i vegani fanno morire i loro figli. E questa si aggiunge ai due post di ieri. Inizio a pensare che dovrei aprire un blog (ah ah ah, poi l'ho fatto eh!!!)

Il messaggio è stato recepito? No, damn!

Mi ritrovo ancora la home page piena di link che boh.. davvero.. boh..



Per cui mi permetto di dare alcuni suggerimenti.. giusto per far chiarezza..

- Non è detto che tutti i post che leggete su facebook siano reali (esatto, è proprio così. Sbalorditivo, vero?)
- I post che condividete su facebook hanno una data! (anche questo immagino sia sconcertante)
- La stragrande maggioranza delle volte, se solo leggeste i commenti ai post che condividete, vi si potrebbe aprire un mondo....

Ma facciamo degli esempi concreti:

Esempio n. 1

NOTIZIA: Tizio è morto, stroncato da un infarto.

TO DO: respirare. Contare fino a 10. Pensare per un momento che Tizio potrebbe essere ancora vivo. Dopodichè, digitare su google: "Tizio è morto". Ecco. Se google non vi dice che è morto, vuol dire che probabilmente è ancora vivo, che sta benone e che, dopo aver letto l'annuncio della sua morte, si stia toccando i coglioni.

NOT TO DO: condividere la notizia con l'animo straziato contornandola di commenti quali, ad esempio: "OMMIODDIO POVERINO NON ME LO ASPETTAVO PROPRIO MAQUANTOMIDISPIACE"

Esempio n. 2

NOTIZIA: Fate attenzione a questo furgone bianco (con tanto di targa in bella vista). Sono dei ROM (e chi altro potrebbero essere?!?) che parcheggiano il furgone davanti a casa vostra, controllano che non siate in casa e poi chiamano i loro amici che vengono a svaligiarvela.
La notizia potrebbe anche essere vera, però, controllando la data (giuro, ce l'hanno una data) si scopre che la notizia è di un paio di anni fa.

TO DO: ignorare il post. (se dopo le millemila condivisioni di questi due anni non li hanno ancora presi, sti ROM, vuol dire che si sono fatti molto furbi. O vuol dire che, con tutti i soldi guadagnati con le rapine, sono riusciti a comprarsi un furgone nuovo, quindi ormai è inutile condividere la targa a destra e a manca)

NOT TO DO: condividere la notizia creando un vortice di allarmismo e uscire di casa con la targa del furgone segnata sul palmo della mano osservando guardinghi ogni autoveicolo bianco in sosta.

Esempio n. 3

LINK: per ogni condivisione Facebook donerà 1 € all'associazione Pinco Pallo.

.................................................................................................................................................no, davvero.. c'è gente che ci crede? Se così è, mi dispiace dovervi dire che: non è vero. 

Ma sappiate che invece voi, se ci tenete davvero, potete donare 1 € all'associazione Pinco Pallo. 

Incredibile. Davvero incredibile.

Esempio n. 4

ANNUNCIO: ho smarrito il mio cagnolino. è scappato di casa ieri e non è ancora tornato. Vi prego aiutatemi a trovarlo.
E via.. una valanga di condivisioni perchè chi non vorrebbe aiutare l'amico dell'amico dell'amico dell'amico dell'amico........ dell'amico a ritrovare il suo cagnolino? Davvero. Questo è nobile, lo dico davvero. 

PERO'. 

TO DO: controllare la data (a questo punto dovremmo aver tutti capito che i post hanno una data. Se il post è di 15/20 anni fa, è probabile che il cane sia già morto). Aprire la foto del bellissimo cagnolino scomparso. Andarsi a leggere i commenti. Spesso, il proprietario del cagnolino aggiorna i suoi preoccupatissimi amici e -fortunatamente- spesso, sotto la foto si legge il commento "l'abbiamo ritrovato. Grazie a tutti". Si, il cane è stato ritrovato, evviva evviva. 

NOT TO DO: condividere la foto così a cazzo. A meno che non siate sicuri che a breve il cane sparirà di nuovo e quindi vi sentite in dovere di intervenire, portandovi avanti.

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..per stasera ho finito.. penso che potrei andare avanti all'infinito ma è tardi e ho sonno.. ergo:

Buonanotte e sogni d'oro ai miei 2 lettori (di cui, al momento, una sono io)

sabato 11 luglio 2015

Parliamo di... cibo!

Parlando di cibo, a molti di voi verranno in mente delle belle bistecche. A qualcuno verrà in mente un bell'hamburger, a qualcun altro verrà in mente un bel piattone di frutta o di verdura.

Fino a qualche mese fa, io facevo parte del gruppo di persone a cui veniva in mente l'hamburger.. magari al McDonald's e magari contornato da una montagna di patatine fritte. 
Fino a qualche mese fa.. perchè? Perchè qualche mese fa è nata la mia secondogenita. Se già la prima gravidanza mi aveva cambiata, la seconda gravidanza ha capovolto totalmente la mia esistenza.

Sono diventata vegetariana. E sto provando a fare un ulteriore salto, diventare vegana.

Allora la gravidanza ti ha fatto diventare scema?!? 

No (oddio, non credo. Ma i miei genitori lo pensano quindi boh, magari è vero). Dal mio punto di vista (perchè si, ho un punto di vista mio, per fortuna) i miei figli hanno fatto si che mi informassi sempre di più su ogni aspetto della mia vita. A partire dalla salute. E inevitabilmente parlando di salute si parla di cibo.

E quante cose si scoprono scavando a fondo (ma dovete scavare delle belle buche enormi però!). 

Ed ho smesso di mangiare carne perchè ho imparato che la carne fa male (si va bene a voi il dottore ha detto di mangiare tanta carne rossa che contiene ferro e proteine. Va bene. Smettete di leggere allora e andate a fare due chiacchiere col vostro dottore, davanti a una bella fiorentina, magari). 
Ma poi smetti di mangiare la carne e come per magia ti nasce dentro una fortissima empatia verso gli animali e cominci a chiederti: ma perchè? Perchè l'uomo nel 2015 ha bisogno di uccidere per mangiare?
Non siamo tanto diversi da loro, eppure loro finiscono sulle nostre tavole. E abbiamo pure il coraggio di leccarci i baffi! 
Si, ok, adesso mi direte che anche il leone mangia la gazzella. E io vi rispondo che quello è istinto. Che quella è la natura. Se vi credete dei leoni andate nella savana, rincorrete una gazzella, sbranatela e mangiatela! 

E perchè vegana allora? Per fare le uova e il latte mica si uccidono gli animali!

Vegana perchè.. perchè per produrre il latte la mucca non viene uccisa, è vero. Ma la mucca è una mamma. Una mamma come me, che ha partorito e il cui fisico produce, fisiologicamente, il cibo per il suo bambino. Ma diversamente da me, che allatto la mia bambina di 6 mesi, la mucca non può allattare il suo bambino. 
Il suo bambino le viene portato via, viene imbottito di ormoni della crescita e poi viene ucciso (se maschio; se femmina farà la fine della sua mamma). E la mucca viene munta perchè il suo corpo continui a produrre latte (a me girerebbero le balle se qualcuno venisse tutti i giorni a mungermi le tette, a voi no?)

E le uova.. perchè le uova no? 

Perchè, lasciando perdere lo sfruttamento delle galline e dei polli nei grandi allevamenti, a me le uova fanno schifo. Perchè sono ovuli non fecondati. In pratica sono la mestruazione della gallina. Voi lo mangereste un ovulo non fecondato? 
Visto così, non fa un po' schifo anche a voi?




ATTENZIONE: non ho scritto questo post con l'intento di convertire tutti i miei lettori (che saranno 2 o tre.. mio marito, mia mamma e forse mia sorella) al "veganesimo" (che non esiste ma fa tanto figo) ma con l'intento di farvi riflettere. E nella speranza che vi informiate. E questo post, così come quelli che seguiranno, esprime un'opinione. La MIA opinione. Che non è verità assoluta. Quindi sarò ben lieta di ascoltare opinioni differenti.

Keep calm & tanti teneri abbracci.



Mi presento

Eccoci qua... creare un mio blog... è un po' che ci sto pensando...

Vediamo... da dove posso cominciare?? Dai, magari mi presento: mi chiamo Anita, ho QUASI 28 anni, sono felicemente sposata, mamma di due meravigliosi pupi e a quanto pare avevo bisogno di trovare un modo per far passare un po' il tempo.. come se ne avessi molto!!! 
Ma per la sfortuna di chi si troverà a leggere il mio blog, mi piace scrivere, mi piace parlare di me e mi piace dare la mia opinione anche quando non è richiesta.

Fondamentalmente si, sono una rompicoglioni (si potrà scrivere coglioni in un blog?!?!). Mio marito lo può confermare. 

Vabbeh.. non so già più cosa scrivere quindi per ora passo e chiudo.

Alla prossima.

Bacissimi!