domenica 31 gennaio 2016

I figli e i vizi

Dopo l'ennesima "ma la allatti ancora? Non è che poi prende il vizio?" mi sono presa il diritto di ribadire, ancora una volta, alcuni concetti.

I VIZI NON ESISTONO

Facciamo così, da oggi inizierò io a farvi alcune domande:

"Ma gli prepari la cena anche stasera? Non è che poi prende il vizio?"
"Ma gli fai il bagnetto tutte le sere? Non è che poi prende il vizio?"
"Ma gli dai il bacio del buongiorno e della buonanotte? Non è che poi prende il vizio?"
"Ma quando cade, si fa male e piange, lo prendi in braccio e lo consoli? Non è che poi prende il vizio?"
"Ma gli dai il ciuccio? Non è che poi prende il vizio?"

Ecco, se io iniziassi a farvi queste domande, cosa pensereste di me? 

Bene, ottimo. 

Vi è chiaro, quindi, che è inutile venirmi a dire (tra le righe) che sto facendo qualcosa di assolutamente sbagliato per mia figlia e che pagherò le conseguenze del mio gesto? 

Se davvero fosse un vizio, per voi è un problema? Vi svegliate voi di notte ad allattare la mia bimba? 

Quello che mi spaventa è che io dietro questa frase banale io ci vedo un allontanamento da quello che c'è di più naturale è semplice al mondo! Allattare e tenere in braccio i nostri figli! Non lasciamo che il "progresso" ci tolga il nostro essere madri! Biberon di latte artificiale che sostituiscono il seno, altalene che si ninnano da sole, culle che proiettano immagini sul soffitto per tenere buoni i neonati devono essere rare eccezioni e non la regola! 

Fermiamoci e facciamo non uno, non due ma dieci passi indietro! 

Non lasciamo che il gesto più naturale è meraviglioso del mondo venga visto come una cosa "strana", "sbagliata" o da fare di nascosto per non "infastidire" gli altri. Non lasciamo che sia l'eccezione, ma la regola.

La famiglia tradizionale

La famiglia tradizionale qual è?

Quella composta da mamma, papà e figlio gay che però finge di essere etero per paura di essere deriso/umiliato/giudicato o addirittura rifiutato?

Quella composta da mamma, papà e figlio bullo che deride/umilia/giudica e a volte maltratta un compagno di classe solo perché è gay, povero o dislessico?

Quella composta da mamma, papà e figlio che ogni giorno vede papà picchiare mamma e deve stare zitto se no le prende anche lui?

Quella composta da mamma, papà e figlio che si droga ma facciamo finta di niente che è meglio girarsi dall'altra parte in certe situazioni?

Quella composta da mamma, papà e figlio che viene picchiato da entrambi i genitori?

Quella composta da mamma cornuta, papà cornuto e figlio che cresce pensando che l'amore tra mamma e papà sia litigare ogni mezz'ora oppure non rivolgersi la parola durante i pasti tutti insieme a tavola?

Quella composta da mamma stanca, papà assente e figlio che la sera va a dormire chiedendosi se il problema di tanta tristezza in casa sia lui, la sua stessa esistenza?

Che cosa state cercando di difendere, davvero? Che cosa vi spaventa?

Cercate di insegnare ai vostri figli l'amore e il rispetto per tutti! Soprattutto il rispetto! Perché se il figlio gay domani sarà il vostro, sappiate che per colpa di gente come voi lui si sentirà a disagio, imperfetto, colpevole e vorrà scappare.

Oppure sarà deriso e maltrattato da figli di gente come voi! 

Perché non basta dire "io sono favorevole alla libertà di amare, non ho niente contro i gay, solo non voglio che abbiano figli". Così è comodo. "Io non sono cattivo ma metto dei paletti".

Io voglio che i miei figli crescano in un mondo in cui vengano rispettati i diritti di ciascun individuo. 

Voglio che crescano in un mondo in cui non dovranno sentirsi inferiori a qualcosa o qualcuno ma liberi di essere ciò che saranno e liberi di decidere per le loro vite.

E smettiamola di parlare di "utero in affitto" e "banca del seme". Non è certo questo quello di cui si sta discutendo. La stepchild adoption è ben altra cosa.

É bene lottare e difendere dei valori in cui crediamo, finché non vanno a ledere le libertà di altre persone. 

Quando, poi, se aprissimo davvero gli occhi, vedremmo che i problemi, i VERI problemino, sono ben altri...